Il termine Ecomuseo fu utilizzato per la prima volta da Hugues de Varine nel 1971 allora direttore dell’ICOM (The International Council of Museums), e Serge Antoine, consigliere del Ministro dell’Ambiente. In Italia il termine Ecomuseo, viene associato a quello di “museo diffuso” e si differenzia da un “normale museo”, in quanto non è limitato ad un solo edificio o sito museale, ma si intende esteso ad un territorio caratterizzato da ambienti di vita tradizionali, patrimonio naturalistico e storico-artistico particolarmente rilevanti e degni di tutela, restauro e valorizzazione.
Quello della Valle dell’Aso e’ il vasto territorio che si apre, al centro del Piceno, lungo il corso del fiume Aso, dalle sorgenti nel cuore dei monti Sibillini, fino alle spiagge che si affacciano sul Mar Adriatico.
Il paesaggio e’ particolarmente vario, articolato e mai uguale a se stesso. Una vastita’ di rilievi si alza dal mare, a perdita d’occhio, per arrivare ai monti in un susseguirsi di colline coltivate e punteggiate di boschi e piccoli centri abitati sui quali svettano torri e campanili.